sabato 12 novembre 2016

Stadio n.52
VOLKSPARKSTADION – Amburgo

Ed eccoci ad uno degli stadi e delle città che da anni progettavo di vedere, si perché Amburgo mi ha sempre affascinato e l’impianto principale della città meritava assolutamente di essere visto dal vivo.
Parto con il treno la mattina presto da Colonia e in quattro ore sono nella città portuale del nord della Germania, la seconda più popolosa del paese, fa freddo è vero, ma il cuore mi si scalda nell’immaginare tutto quello che visiterò nei prossimi due giorni.
Dopo una breve sosta in hotel, mi dirigo con la metro verso lo stadio, come sempre in terra tedesca non ho bisogno di acquistare il biglietto per i mezzi di trasporto, in quanto chi è munito di ticket per la partita nelle ore precedenti e antecedenti il fischio di inizio può salire gratuitamente su metro, tram, autobus, questo incentiva anche i tifosi a non prendere la propria macchina e di conseguenza a non congestionare il traffico, niente da dire, ottima idea.
Arrivato alla fermata del Volksparkstadion scendo e mi dirigo a piedi verso l’impianto, ci sono anche delle navette per arrivare vicino agli ingressi ma preferisco camminare un po’ e osservare la miriade di gente che mangia, beve e canta a gran voce i cori della loro squadra del cuore, approfitto anche io per mangiare e bere, naturalmente wurstel e birra a gran volontà J.
Poi proseguo fino ad arrivare all’ingresso della curva, settore riservato al tifo più caldo e dopo dei severi controlli sono dentro, non sto più nella pelle e accelerando il passo arrivo al secondo anello dove si trova il posto che ho acquistato sempre su internet dal sito della squadra, prima però mi soffermo a guardare il panorama che mi circonda, con gli occhi spalancati e il classico viso sorridente, anche ora che sto scrivendo mi viene fuori quel sorriso, ripensando alle numerose foto scattate da una zona all’altra della curva, potendo affermare che la visuale è ottima in ogni settore, anche da quelli più alti in cui i giocatori si vedono un po’ più piccoli.
Il campo da gioco è a ridosso delle tribune e la struttura nel suo insieme è stilisticamente molto bella e “comoda” e moderna, una città stupenda come Amburgo  non poteva di certo avere uno stadio da meno e poco dopo ho anche la conferma sulla tifoseria.
A tal proposito ancora non vi ho detto a quale match del campionato di calcio tedesco ho assistito, si tratta di Hamburger SV-Ingolstadt, la squadra di casa conosciuta in Italia semplicemente con il nome di Amburgo, è la principale squadra della città, la più antica del calcio professionistico tedesco e l’UNICO team a non essere mai retrocesso e ad aver sempre militato in Bundesliga.
Inoltre vanta un palmares che comprende anche due titoli internazionali, insomma, una delle squadre più conosciute in Germania.
La tifoseria è molto fiera e legata alla squadra, nonostante negli ultimi anni il team non stia andando affatto bene, ciò nonostante lo stadio è pieno e il tifo sarà incessante per tutto il match, finito con un deludente   1-1.
Quando l’arbitro sancisce la fine delle ostilità aspetto un po’ per lasciarmi bene impresso nella mente questa meravigliosa cattedrale calcistica tedesca, poi mi incammino verso la metro, da lì mi dirigo verso il centro città per cominciare ad “assaporare” Amburgo, inizio proprio dal centro e subito mi accorgo di quanto mi trasporta questa città, con le sue luci, le sue vie e i suoi monumenti, peccato che sia veramente molto stanco, in più mi aspetta una serata lunga e una sveglia molto presto per il giorno seguente, così me ne torno in hotel per una doccia e per un po’ di relax prima di uscire per cena.
L’albergo si trova in prossimità del quartiere di Sankt Pauli, la zona più movimentata e stravagante della città, famosa in tutto il mondo, dove i marinai che attraccavano nel porto interno di Amburgo, potevano divertirsi in tutti i modi possibili per le brevi soste che effettuavano.
In effetti tutt’ora c’è un po’ di tutto a Sankt Pauli, dai numerosi locali dove si mangia, si beve, si canta e si balla, al teatro, ai locali di striptease, a quello di burlesque fino ad arrivare nella piccola via a luci rosse, dove sono presenti ragazze alle vetrine, sul modello di Amsterdam, ma molto più riservata e piccola come via, inoltre è divieto assoluto per le donne e per i minorenni anche solo passare per questa via.
Mi giro più volte a piedi il quartiere, sorseggiando ottima birra che fino ad un certo orario posso bere per strada senza problemi, faccio anche una capatina all’esterno dello stadio Millerntor, la casa del St.Pauli F.C., team calcistico conosciuto nel resto d’Europa non per i risultati sportivi ma per il fenomeno “cult” che ne è fuoriuscito nel corso degli anni, una squadra considerata anticonformista/progressista, anche se sotto queste spoglie si è creato un ricco merchandising, togliendo un po’ quello che poteva essere la vena genuina di questa squadra.
Tornando poi sulla via principale ho modo di osservare tantissima gente in giro, molta della quale ubriaca o “sfatta”, ma i numerosi agenti di polizia dislocati nel quartiere non permettono sgarri oltre misura, così in tutta tranquillità continuo a passeggiare prima di tornarmene in hotel e mettermi subito a dormire, visto che il giorno seguente voglio alzarmi molto presto.
Quando suona la sveglia sono appena scattate le sei del mattino, perché alzarsi così presto la domenica dopo aver fatto tardi il sabato? Beh, per un semplice motivo, mi aspetta il mercato del pesce al porto di Amburgo, mi incammino a piedi e in una decina di minuti mi ritrovo davanti una sterminata serie di bancarelle che vendono qualsiasi cosa, con i venditori che si esaltano cercando di vendere i loro prodotti alle numerose persone che affollano di mattina presto questo posto.
Ma il bello deve ancora vederlo e drizzando le orecchie riesco ad arrivare in un grosso magazzino dove all’interno sta suonando sul palco un gruppo musicale rock, sotto il quale sono presenti tantissime persone che mangiano e bevono, come se fossero le dieci di sera, quando in realtà sono scattate le sette del mattino da poco, mi faccio coinvolgere anche io e apro con il primo pasto della giornata a base di birra e panino con merluzzo fritto e salsa tartara, a pensare così potrà sembrarvi una cosa assurda da fare, ma credetemi, con quell’atmosfera intorno viene spontaneo  farlo, tantè che prima di uscire farò il bis con la birra.
Prima di prendere metropolitana e treno che entro l’ora di pranzo mi porteranno in aeroporto per prendere il volo che mi riporterà a Roma, mi faccio una lunga camminata per tutta la via che costeggia il porto, confermando il mio “amore” per questa città, che non scorderò mai, così come i due nuovi stadi tedeschi aggiunti alla mia collezione personale, dopo questo ennesimo viaggio.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Volksparkstadion
Città: Amburgo
Anno inaugurazione: 2000
Capienza attuale: 57.439
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Hamburger SV
Proprietario:  Hamburger SV

Lo stadio si trova un po’ fuori dal centro città ma è facilmente raggiungibile con la metropolitana.

L’impianto effettua visite guidate e tour del museo.






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