Stadio n.15
MESTALLA – Valencia
Nel settembre 2009 ritorno dopo quasi un anno e mezzo a
Valencia, con la scusa di andare a
trovare mia sorella che studia ancora qui.
Come dicevo sono passati quasi 18 mesi dalla mia prima
visita nella bellissima città spagnola, ed è anche lo stesso tempo che è
passato da quei cancelli chiusi che trovai al Mestalla.
Stavolta però non ci saranno impedimenti, la partita tra Valencia
e Sporting GIjon si terrà la sera dopo il mio arrivo e tramite un’amica di mia
sorella avrò la possibilità di usare un abbonamento di un’altra persona per
assistere a questo match.
Come al solito arrivo in anticipo allo stadio, ma già sono
numerosi i tifosi che incontro all’esterno, ce ne sono di tutti i tipi, dalle
famiglie con i bambini alle signore di una certa età tutte “agghindate” fino ai
giovani “ultras” con in mano tamburi e megafoni.
Ho messo “ultras” tra parentesi perché le tifoserie spagnole
non possono essere minimamente paragonabili alle nostre, per carità, non ho
nulla contro di loro, fanno un buon tifo e si diverto, però la “magia” creata
dalle curve italiane (almeno un tempo) è qualcosa di ben diverso.
Comunque, dopo le mie solite osservazioni curiose
all’esterno dell’impianto mi preparo per entrare all’interno di esso con in
mano l’abbonamento dell’amica di mia sorella, i steward leggono anche il nome
femminile sulla tessera, ma non gli interessa e così senza nessun problema sono
dentro il Mestalla.
La prima cosa che mi colpisce è l’altezza della curva, il
terzo anello è veramente grande e alto,
anche le due tribune non sono affatto male, spioventi verso il terreno
di gioco, vicinissimo ad esse, tantè che nel complesso lo stadio è uno di
quelli che più ho gradito nel corso delle mie tante visite in giro per
l’Europa.
Lo stadio via via si va a riempire, lasciando non molti
posti liberi, in particolar modo nel terzo anello opposto alla curva dove sono
io, in cui sono presenti i pochi tifosi ospiti.
Il tifo è discreto per tutta la partita ed io mi lancio in
qualche parola non proprio “oxfordiana” quando vedo qualche errore da parte
della squadra locale o qualche svista arbitrale, tra le altre cose è sempre
divertente come vengo guardato dalle persone che ho vicino e che capiscono che
non sono del loro paese ma che in quel momento non sto di certo dicendo una
parola carina ai giocatori o all’arbitro!
Per la cronaca la partita finisce 2-2, risultato che lascia
amareggiati i tifosi di casa che se ne vanno via dallo stadio un centesimo di
secondo dopo il triplice fischio finale.
Io invece rimango all’interno e comincio a girarmi
l’impianto per scattare un po’ di altre foto da angolazioni, partendo dal
secondo anello della curva sud, dove ho visto la partita, andando giù al primo
fino ad arrivare su al terzo, dove i seggiolini sono letteralmente in
picchiata, da vertigini.
Anche qui sarò chiamato gentilmente dagli steward ad uscire
dallo stadio, visto che praticamente c’ero rimasto solamente io dentro.
Avrò la fortuna di tornare al Mestalla e fare una visita
guidata all’interno, con un nuovo assetto e colore dei seggiolini, che hanno
reso ancora più bello questo stadio.
Il Valencia sta programmando ormai da diversi anni lo
spostamento in una nuova struttura, ma i lavori si sono dovuti fermare per
alcuni anni vista la crisi che attanagliava la società, sono ripresi da poco
tempo e ci vorranno ancora un paio di anni prima della fine dei lavori.
Ho visto da fuori e dall’aereo il nuovo stadio in costruzione,
non sembra male però secondo me il Mestalla è uno stadio bellissimo e
affascinante, sarà quindi un peccato la sua chiusura e la sicura demolizione.
Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Mestalla
Città: Valencia
Anno inaugurazione: 1923
Capienza attuale: 52.469
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Valencia C.F.
Proprietario:
Valencia C.F.
Lo stadio si trova vicino al centro città ed è facilmente
raggiungibile tramite la metropolitana.
E’ possibile effettuare tour dello stadio e visita del
museo.
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