Stadio n.10
MARC’ANTONIO BENTEGODI
– Verona
E’ l’ottobre del 2008 quando raggiungo la doppia cifra con
la mia collezione di stadi.
Dopo tre strutture di fila viste all’estero riparto in
Patria con il Bentegodi di Verona, lo stadio dell’Hellas Verona e poi anche
della “squadra simpatia” (ma non di certo la mia) della serie A, cioè il Chievo
Verona.
Con un mio amico decidiamo di seguire in trasferta la Lazio
che giocherà proprio contro il Chievo nel turno infrasettimanale della Serie A.
Si parte in mattinata dalla stazione centrale dei treni di
Roma Termini ed verso l’ora di pranzo siamo nella città di Romeo e Giulietta.
Dopo un’ottima mangiata e bevuta in una trattoria vicino alla stazione, ci
rechiamo in hotel a lasciare gli zaini e poi decidiamo di farci un giro al
centro per vedere i principali monumenti di una città tenuta come un
gioiello. Io ci sono già stato un bel
po’ di anni fa con la scuola, mi aveva lasciato un bel ricordo e me lo ha solo
che confermato, inoltre facendo delle compere incontriamo dei tifosi
dell’Hellas che, saputo della nostra fede laziale ci salutano e ci regalano un
paio di souvenir, questo anche perché i tifosi della prima squadra veronese
sono da tempo amici con quelli biancocelesti.
Quando comincia a far buio prendiamo l’autobus che ci
porterà allo stadio.
Fuori dalla struttura incontriamo gli altri amici venuti
dalla capitale con vari mezzi di trasporto e che rientreranno a Roma appena
finita la partita.
Dopo varie perquisizioni si entra dentro, settore ospiti in
curva nord, ho gli occhi un po’ offuscati, sarà la pioggia, un po’ di foschia e
anche l’alcool bevuto durante la giornata, ma non riesco a mettere bene a fuoco
la struttura nel suo complesso, è vero, l’ho vista tantissime volte in TV e mi
aveva sempre incuriosito, ma ora che c’ero dentro ancora non riuscivo a godermela come si deve.
Fortunatamente smette di piovere e anche la foschia
diminuisce, così ho modo di “apprezzare” appieno lo stadio che, diciamo non è
molto bello, pista di atletica, primi due anelli molto bassi, terzo molto
grande e quarto un po’ più piccolo.
La visuale dal primo anello, il parterre, non è delle
migliori, dal secondo e soprattutto dal terzo, dove siamo posizionati noi,
invece la partita si vede molto bene, essendo più alti e non troppo lontani dal
campo, considerando sempre la pista di atletica.
Il tifo locale non è un granchè e questo fa salire solo di
più la mia antipatia per questa squadra, ma fortunatamente con noi ci sono
anche alcuni tifosi dell’Hellas con i quali abbiamo modo di scandire alcuni bei
cori come “a Verona solo l’Hellas a Verona solo l’Hellas!”.
Per la cronaca vince la Lazio 2-1 e ce ne possiamo andare in
hotel più che soddisfatti.
La mattina dopo si riprende il treno e si ritorna nella
città eterna con in “tasca” il decimo stadio personale.
Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Marc’Antonio Bentegodi
Città: Verona
Anno inaugurazione: 1963
Capienza attuale: 42.160
Pianta: ellittica
Pista d’atletica: presente
Utilizzo: Hellas Verona e Chievo Verona
Proprietario: Comune
di Verona
Lo stadio è raggiungibile con gli autobus, che in particolare
dalla stazione centrale dei treni, in poco tempo arrivano al piazzale
antistante la struttura sportiva.
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