Stadio n.52
VOLKSPARKSTADION – Amburgo
Ed eccoci ad uno degli stadi e delle città che da anni
progettavo di vedere, si perché Amburgo mi ha sempre affascinato e l’impianto
principale della città meritava assolutamente di essere visto dal vivo.
Parto con il treno la mattina presto da Colonia e in quattro
ore sono nella città portuale del nord della Germania, la seconda più popolosa
del paese, fa freddo è vero, ma il cuore mi si scalda nell’immaginare tutto
quello che visiterò nei prossimi due giorni.
Dopo una breve sosta in hotel, mi dirigo con la metro verso
lo stadio, come sempre in terra tedesca non ho bisogno di acquistare il
biglietto per i mezzi di trasporto, in quanto chi è munito di ticket per la
partita nelle ore precedenti e antecedenti il fischio di inizio può salire
gratuitamente su metro, tram, autobus, questo incentiva anche i tifosi a non
prendere la propria macchina e di conseguenza a non congestionare il traffico,
niente da dire, ottima idea.
Arrivato alla fermata del Volksparkstadion scendo e mi
dirigo a piedi verso l’impianto, ci sono anche delle navette per arrivare
vicino agli ingressi ma preferisco camminare un po’ e osservare la miriade di
gente che mangia, beve e canta a gran voce i cori della loro squadra del cuore,
approfitto anche io per mangiare e bere, naturalmente wurstel e birra a gran volontà
J.
Poi proseguo fino ad arrivare all’ingresso della curva,
settore riservato al tifo più caldo e dopo dei severi controlli sono dentro,
non sto più nella pelle e accelerando il passo arrivo al secondo anello dove si
trova il posto che ho acquistato sempre su internet dal sito della squadra,
prima però mi soffermo a guardare il panorama che mi circonda, con gli occhi
spalancati e il classico viso sorridente, anche ora che sto scrivendo mi viene
fuori quel sorriso, ripensando alle numerose foto scattate da una zona
all’altra della curva, potendo affermare che la visuale è ottima in ogni
settore, anche da quelli più alti in cui i giocatori si vedono un po’ più
piccoli.
Il campo da gioco è a ridosso delle tribune e la struttura
nel suo insieme è stilisticamente molto bella e “comoda” e moderna, una città
stupenda come Amburgo non poteva di
certo avere uno stadio da meno e poco dopo ho anche la conferma sulla
tifoseria.
A tal proposito ancora non vi ho detto a quale match del
campionato di calcio tedesco ho assistito, si tratta di Hamburger
SV-Ingolstadt, la squadra di casa conosciuta in Italia semplicemente con il
nome di Amburgo, è la principale squadra della città, la più antica del calcio
professionistico tedesco e l’UNICO team a non essere mai retrocesso e ad aver
sempre militato in Bundesliga.
Inoltre vanta un palmares che comprende anche due titoli
internazionali, insomma, una delle squadre più conosciute in Germania.
La tifoseria è molto fiera e legata alla squadra, nonostante
negli ultimi anni il team non stia andando affatto bene, ciò nonostante lo
stadio è pieno e il tifo sarà incessante per tutto il match, finito con un
deludente 1-1.
Quando l’arbitro sancisce la fine delle ostilità aspetto un
po’ per lasciarmi bene impresso nella mente questa meravigliosa cattedrale
calcistica tedesca, poi mi incammino verso la metro, da lì mi dirigo verso il
centro città per cominciare ad “assaporare” Amburgo, inizio proprio dal centro
e subito mi accorgo di quanto mi trasporta questa città, con le sue luci, le
sue vie e i suoi monumenti, peccato che sia veramente molto stanco, in più mi
aspetta una serata lunga e una sveglia molto presto per il giorno seguente,
così me ne torno in hotel per una doccia e per un po’ di relax prima di uscire
per cena.
L’albergo si trova in prossimità del quartiere di Sankt
Pauli, la zona più movimentata e stravagante della città, famosa in tutto il
mondo, dove i marinai che attraccavano nel porto interno di Amburgo, potevano
divertirsi in tutti i modi possibili per le brevi soste che effettuavano.
In effetti tutt’ora c’è un po’ di tutto a Sankt Pauli, dai
numerosi locali dove si mangia, si beve, si canta e si balla, al teatro, ai
locali di striptease, a quello di burlesque fino ad arrivare nella piccola via
a luci rosse, dove sono presenti ragazze alle vetrine, sul modello di
Amsterdam, ma molto più riservata e piccola come via, inoltre è divieto
assoluto per le donne e per i minorenni anche solo passare per questa via.
Mi giro più volte a piedi il quartiere, sorseggiando ottima
birra che fino ad un certo orario posso bere per strada senza problemi, faccio
anche una capatina all’esterno dello stadio Millerntor, la casa del St.Pauli
F.C., team calcistico conosciuto nel resto d’Europa non per i risultati
sportivi ma per il fenomeno “cult” che ne è fuoriuscito nel corso degli anni,
una squadra considerata anticonformista/progressista, anche se sotto queste
spoglie si è creato un ricco merchandising, togliendo un po’ quello che poteva
essere la vena genuina di questa squadra.
Tornando poi sulla via principale ho modo di osservare
tantissima gente in giro, molta della quale ubriaca o “sfatta”, ma i numerosi
agenti di polizia dislocati nel quartiere non permettono sgarri oltre misura,
così in tutta tranquillità continuo a passeggiare prima di tornarmene in hotel
e mettermi subito a dormire, visto che il giorno seguente voglio alzarmi molto
presto.
Quando suona la sveglia sono appena scattate le sei del
mattino, perché alzarsi così presto la domenica dopo aver fatto tardi il
sabato? Beh, per un semplice motivo, mi aspetta il mercato del pesce al porto
di Amburgo, mi incammino a piedi e in una decina di minuti mi ritrovo davanti
una sterminata serie di bancarelle che vendono qualsiasi cosa, con i venditori
che si esaltano cercando di vendere i loro prodotti alle numerose persone che
affollano di mattina presto questo posto.
Ma il bello deve ancora vederlo e drizzando le orecchie
riesco ad arrivare in un grosso magazzino dove all’interno sta suonando sul
palco un gruppo musicale rock, sotto il quale sono presenti tantissime persone
che mangiano e bevono, come se fossero le dieci di sera, quando in realtà sono
scattate le sette del mattino da poco, mi faccio coinvolgere anche io e apro
con il primo pasto della giornata a base di birra e panino con merluzzo fritto
e salsa tartara, a pensare così potrà sembrarvi una cosa assurda da fare, ma
credetemi, con quell’atmosfera intorno viene spontaneo farlo, tantè che prima di uscire farò il bis
con la birra.
Prima di prendere metropolitana e treno che entro l’ora di
pranzo mi porteranno in aeroporto per prendere il volo che mi riporterà a Roma,
mi faccio una lunga camminata per tutta la via che costeggia il porto,
confermando il mio “amore” per questa città, che non scorderò mai, così come i
due nuovi stadi tedeschi aggiunti alla mia collezione personale, dopo questo
ennesimo viaggio.
Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Volksparkstadion
Città: Amburgo
Anno inaugurazione: 2000
Capienza attuale: 57.439
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Hamburger SV
Proprietario:
Hamburger SV
Lo stadio si trova un po’ fuori dal centro città ma è
facilmente raggiungibile con la metropolitana.
L’impianto effettua visite guidate e tour del museo.