Stadio n.41
OLYMPIASTADION – Berlino
Febbraio 2014, è passato un anno dalla mia ultima volta in
terra tedesca ed ora sono nuovamente qui, stavolta nella capitale, a vedere la
storia e i monumenti di questa città e naturalmente il suo stadio principale.
Atterro a Berlino nel primo pomeriggio di venerdì, il tempo
di arrivare in hotel, lasciare lo zaino e mi preparo per andare allo stadio,
visto che stasera c’è l’anticipo della Bundesliga tra Herta Berlino e Friburgo.
Dopo aver preso treno e metropolitana mi trovo a poche
centinaia di metri da un monumento cittadino oltre che un importante impianto
sportivo che risponde al nome di Olympiastadion, come l’omonimo che si trova a
Monaco di Baviera, anch’esso ha ospitato un’edizione delle Olimpiadi Estive,
precisamente quelle del 1936, in pieno regime Nazista, fu proprio Hitler a
commissionare la costruzione di questo stadio e lo stile richiama proprio gli
elementi di quel determinato periodo, si sente sulla pelle la storia non solo
sportiva di questo impianto che a noi italiani resta molto caro visto la
medaglia d’oro vinta nel torneo di calcio proprio di quell’olimpiade e
soprattutto il Mondiale di calcio vinto nel 2006.
Comunque vado a ritirare il mio biglietto acquistato
precedentemente su internet, tramite il sito della squadra, poi mi appresto ad
entrare, come sempre gli steward sono gentili e cercano di farsi capire in
qualche modo anche a gesti, visto la mia totale estraneità alla lingua tedesca.
Entrato dentro percorro le scale di marmo che portano alle
tribune e finalmente mi trovo davanti tutto l’impianto, essendo uno stadio
tedesco certo, stilisticamente non è il massimo, ha la pista di atletica e la
parte centrale della curva sud è composta da una scalinata di marmo con
l’orologio al centro e senza copertura.
Però come già detto, qui conta soprattutto la storia di
questo impianto e poi quando inizia la partita il tifo inizia a salire sempre
di più e sarà un tripudio di suoni e cori fino al termine della partita, un
continuo sventolio di bandieroni, rumore di tamburi, cori lanciati da megafoni
e microfoni, anche gli ospiti, seppur in numero esiguo, provano a farsi sentire
e non mancano anche lì bandiere e grossi striscioni oltre che una piccola
coreografia, insomma, non ci si annoia affatto, io mi trovo a ridosso della
curva nord, il cuore del tifo caldo dei padroni di casa, vedrò la partita in
prima fila, in piedi appoggiato al muretto sotto il quale è presente il fossato
antinvasione e mi divertirò a vedere come tutti i tifosi vicino a me bevono
litri e litri di birra, senza contare quella che fuoriesce dai loro bicchieroni
ogni qualvolta li sbattono sul muretto J .
Alla fine del primo tempo dopo aver mangiato e bevuto, vado
a farmi un giro verso la parte centrale della curva nord in modo da scattare
qualche foto e vedere lo stadio da varie angolazioni, cosa che farò anche a
fine partita, terminata per la cronaca 0-0, andando al secondo anello della
tribuna, poi esco e mi dirigo nuovamente in hotel.
I giorni seguenti, , in compagnia della ragazza che è con me
e che già è stata a Berlino, avrò modo di visitare,per bene la città, ricca di
storia e di monumenti, anche se la reputo un po’ “grigia” e meno passionale di
altre città tedesche.
Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Olympiastadion
Città: Berlino
Anno inaugurazione: 1936
Capienza attuale: 74.244
Pianta: ellittica
Pista d’atletica: presente
Utilizzo: Herta Berlino
Proprietario: Herta
Berlino e Comune di Berlino
Lo stadio si trova un po’ fuori dal centro città ma è
facilmente raggiungibile con metro e treno.
E’ possibile effettuare visita dell’impianto e del museo.
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